Lo sviluppo della metagenomica ha portato negli ultimi venti anni all’aumento delle ricerche sul MICROBIOMA e MICROBIOTA mettendo in luce una serie di correlazioni tra le comunità microbiche che colonizzano gran parte nel nostro corpo e patologie di alcuni organi.
Si definisce MICROBIOTA la popolazione di microorganismi che colonizza un determinato organo o parte di esso.

esame microbiota vaginaleGli studi dimostrano che la condizione di DISBIOSI, ossia una alterazione della flora batterica residente, sia concausa di alcune patologie a livello dell’apparato gastro intestinale e respiratorio.
Più recentemente, gli studi hanno evidenziato che, a livello vaginale, la predominanza di una specie di Lattobacilli definisce quelli che si chiamano CST (Community State Types). I CST sono 5, di cui 4 predominati da una sola specie di Lattobacilli, uno solo invece risulta carente, il CST IV.
La letteratura è concorde nel definire le donne con CST tipo IV a più alto rischio di vaginosi batterica e infezioni vaginali recidivanti.

Lo studio del microbioma vaginale permette a questo particolare gruppo di donne di curare nel miglior modo possibile le vaginiti ribaltando il concetto di necessità di utilizzo di antibiotici per debellare i germi trasformandolo in ripristino della EUBIOSI e quindi del rinforzo della flora batterica residente mediante l’uso di probiotici specifici.
Allo stesso modo, sovvertendo il concetto di sterilità della cavità uterina, da diversi anni sappiamo che la disbiosi della stessa può ridurre e interferire con i processi di attecchimento mentre al contrario l’eubiosi permette di migliorare i risultati dei percorsi di Procreazione Medicalmente Assistita.

Nel centro Diademàs le ginecologhe che si occupano di infertilità, abituate a non tralasciare nessun elemento e sempre in linea con le nuove intuizioni degli studi, offrono la possibilità di effettuare il test Endometriome™.

Si tratta di un test di screening del MICROBIOMA uterino, ovvero la totalità del patrimonio genetico che possiede un microbioma che colonizza l’utero. Tale test permette di individuare non solo situazioni di disbiosi che di solito sono dovute a carenze di lattobacilli, ma anche la presenza di patogeni responsabili di endometriti.
Il test può essere eseguito sia durante l’isteroscopia sia mediante biopsia endometriale mediante catetere di Pipelle