La richiesta di procedure non invasive per il trattamento di patologie e/o disturbi in campo ginecologico e urologico (incontinenza urinaria, dismenorrea, vaginismo, atrofia vaginale, vulvodinia, dolore pelvico cronico), insieme all’interesse di garantire e determinare il benessere delle donne, ha portato le dott.sse del centro Diademàs a “investire” in un nuovo progetto e in una strumentazione all’avanguardia come quella del sistema “OPERA-V”.

Opera Diademas

Negli ultimi anni si è evidenziato un cambiamento prima di tutto culturale nell’affrontare i disturbi di natura ginecologica; oggi infatti, diversamente dal passato, si considera normale parlare di determinate problematiche al proprio ginecologo ed è un diritto riconosciuto alle donne di tutte le età d vivere una vita soddisfacente anche dal punto di vita sessuale.

“Opera-V” è una piattaforma che, attraverso un utilizzo efficace delle onde radio combinate alla veicolazione di principi attivi, è progettata per un trattamento efficace e indolore dell’apparato genitale femminile.

Il calore generato stimola e riattiva i processi naturali di riparazione dei tessuti migliorandone elasticità e stimolando processi riparatori.

Risultati

Dopo 3 sessioni:

  • 80%
    Riduzione del dolore addominale
    Diminuzione perdite di urina e della imperiosità dello stimolo
    Aumento idratazione esterna e lubrificazione vaginale
  • 70%
    Riduzione del dolore pelvico cronico
    Aumento della libido sessuale

Dopo 8 sessioni:

  • 90%
    Riduzione dei disturbi dovuti a dispareunia e vaginismo
  • 75%
    Riduzione del dolore pelvico da endometriosi
    Riduzione mal di schiena durante il ciclo mestruale

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Cosa possiamo trattare con OPERA?

DISMENORREA O MESTRUAZIONE DOLOROSA – è un dolore crampiforme e acuto a livello addominale dovuto a contrazioni uterine intense. Il dolore parte dal basso ventre ma può espandersi alla schiena e agli arti inferiori. Di solito dura 2-3 giorni per poi ridursi progressivamente con la fine delle mestruazioni. Può associarsi a cefalea e vomito nei casi più gravi. Per alcune donne, soprattutto di età inferiore ai 20 anni , è estremamente invalidante tanto da interferire con la vita quotidiana e costringerle ad assumere un quantitativo smisurato di antidolorifici non sempre efficace

DOLORE PELVICO CRONICO – è una sintomatologia dolorosa cronica della durata di almeno 6 mesi anche con presentazione intermittente che interessa la regione pelvica. Tale dolore può irradiarsi alla regione lombare, coccigea, radice delle cosce, inguine e a volte anche vulva e vagina. Il dolore cronico è estremamente invalidante e può compromettere la vita quotidiana e sessuale; di solito interessa donne giovani in fase fertile e può essere dovuta a patologie ginecologiche e non. Tra le più frequenti endometriosi e colon irritabile.

ATROFIA VAGINALE -In menopausa e post menopausa, venendo meno la secrezione di estrogeni, tutto l’apparato genito urinario va incontro a processi di atrofia che si accentua con il passare degli anni. Per atrofia si intende una diminuzione del numero e del volume delle cellule che compongono un determinato tessuto con conseguente perdita del volume dello stesso, della tonicità e della elasticità. Le manifestazioni maggiori si notano a livello della vulva dove si ha un progressivo assottigliamento della cute, diradamento dei peli e riduzione di volume delle grandi labbra, e a livello vaginale dove la riduzione della produzione del glicogeno determina una alterazione del Ph vaginale, riduzione del bacillo di Doderlein con conseguente maggior suscettibilità alle infezioni e/o infiammazioni. Il risultato è irritazione locale, bruciore, prurito, perdite ematiche, dolori o impossibilità ai rapporti.

INCONTINENZA URINARIA -In menopausa e post menopausa, venendo meno la secrezione di estrogeni, tutto l’apparato genito urinario va incontro a processi di atrofia che si accentua con il passare degli anni. A causa di questa carenza ormonale le donne possono presentare una maggior tendenza ali episodi di cistite e vari gradi di prolasso vescicale e uretrale determinati da perdita di elasticità dei tessuti della zona perineale con conseguente riduzione della funzione di sostegno degli organi pelvici. Ne consegue molto spesso una incontinenza urinaria che risulta essere anche molto più frequente nelle donne che hanno avuto diversi parti
spontanei.

Si distinguono due tipi di incontinenza

  • Incontinenza da sforzo che di solito è legata al prolasso vescico uterino e nella maggior parte dei casi
    è correggibile chirurgicamente
  • Incontinenza da urgenza che non è legata ad alcun tipo di prolasso ma che è dovuta a una instabilità
    della funzione del detrusore (muscolo principale responsabile della continenza vescicale
  • Esistono poi le forme miste in cui alla incontinenza da urgenza si associa anche un’inziale prolasso
    genito urinario (in tal caso la correzione chirurgica viene posticipata in caso di aggravamento del
    prolasso)

DISPAREUNIA E VAGINISMO – Con il termine dispareunia si indica il dolore provato dalla donna durante il rapporto. Tal dolore può presentarsi all’inizio della penetrazione o alla penetrazione profonda. La patogenesi della dispareunia è solitamente duplice perché le cause organiche che volta per volta sono chiamate in causa si associano a una esperienza dolorosa e/o negativa del rapporto che determina conseguentemente uno stato ansioso e psicofisico negativo che alimenta ancor di più il dolore. Ne consegue una progressiva riduzione o assenza completa a tentare un rapporto sessuale con tutte le implicazioni psicologici o di coppia che ne derivano. I fattori organici più frequentemente coinvolti sono: endometriosi, fibromi uterini, infezioni cervicali e vaginali croniche, ipoestrogenismo e tutte le situazioni che determinano la fissità degli organi pelvici. La dispareunia è molto frequente nelle donne che hanno partorito da poco a seguito di sutura post episiotomia più o meno stenosante.

Il vaginismo consiste nello spasmo condizionato e spesso inconsapevole dei muscoli che circondano al vagina e l’ano con chiusura spastica dell’introito vaginale ad ogni tentativo di penetrazione anche solo durante la visita ginecologica. La patogenesi è piuttosto complessa ma il comun denominatore è di natura psicologica (ansia, paura , conflitti personali o di coppia, vissuti personali negativi…)

VULVODINIA – è il termine medico che indica il dolore (“-dinia” della vulva (“vulvo”) ovvero la zona esterna dell’apparato genitale femminile ce comprende grandi labbra ed introito vaginale in assenza di una lesione evidente. La donna descrive questo fastidio come un dolore e/o brucione persistente che in alcuni casi può presentarsi sotto forma di fitte o scosse e può estendersi anche ai glutei all’ano. Il dolore può essere spontaneo o provocato da un contatto durante il rapporto, durante la visita, accavallando le gambe, con alcuni indumenti.. Le conseguenze sulla vita e sulla sessualità della donna e della coppia sono catastrofiche.

Per molto tempo si è pensato a una pura causa psicologica di questa condizione dolorosa portando le donne ad essere considerate “pazze” e ad essere trattate con psicofarmaci.

Attualmente le cause di questa situazione sono documentabili scientificamente e si riscontrano:

  • in una alterazione del processo sensoriale che rileva e convoglia i segnali e le sensazioni di dolore
  • una iperattività delle cellule periferiche (mastociti) localizzate nel derma in prossimità dei vasi
    sanguigni e delle terminazioni nervose che determina non solo il rilascio di sostanze infiammatorie
    del torrente circolatorio ma anche alterazioni delle strutture nervose
  • un cambiamento della proprietà di contrarsi del pavimento pelvico dovuto al dolore che determina
    di conseguenza un circolo vizioso
  • altre condizioni che possono associarsi o scatenare la vulvodinia come infezioni vaginali, cistiti,
    parto, traumi durante i rapporti sessuali

Come funziona il dispositivo OPERA?

Il dispositivo OPERA utilizzando le radiofrequenze e l’elettroporazione permette di ottenere in poche sedute degli ottimi risultati attraverso 4 sistemi complementari:

  • 360 Radial , un sistema di erogazione di radiofrequenza monopolare che determina un riscaldamento
    mirato con conseguente incremento della microcircolazione. Questo determina una cascata di
    benefici tra cui miglioramento del dolore, aumento della elasticità e ossigenazione dei tessuti,
    regolazione del ph e aumento del trofismo vaginale
  • Dermo Active, capace di veicolare per via trasdermica e transmucosale farmaci e sostanze nell’area
    interessata con una ottimizzazione del risultato
  • Flat Plate Active , attraverso la generazione di radiofrequenza su placca attiva riattiva il metabolismo
    tramite stimolazione con energia termica
  • Neuro Modulazione del Pudendo attraverso stimolazione superficiale e profonda

La combinazione di questi quattro sistemi e l’esperienza dei medici e della ostetrica del centro specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico, permetteranno di costruire dei trattamenti personalizzati e differenziati a seconda delle esigenze della paziente e degli obiettivi da raggiungere.